Goju Ryu Karate Do

 

Le due correnti: Shōrin e Shōrei

         Il karate a Okinawa nel secolo XIX               

Le qualità del Gōjū-ryū e le critiche che gli sono mosse

I significati legati a ogni movimento dei kata sono molto più chiari e coerenti nella scuola Gōjū-ryū che nelle altre scuole, poiché questi kata sono stati rielaborati in un’epoca recente, sebbene le loro radici risalgano lontano nella storia. I maestri Higaonna e Miyagi hanno entrambi contribuito alla coordinazione dei movimenti e alla spiegazione delle tecniche tradizionali. Le tecniche mostrate nei kata sono tutte applicabili e spiegabili nella logica del combattimento. Non è sempre così per le altre scuole, poiché le radici dei kata si perdono spesso nell’oscurità della storia del karate.
Benchè il nome "Gōjū-ryū" esprima la forza e la cedevolezza, la predominanza della forza e innegabile in questa scuola. Eiichi Miyasato, uno degli allievi di Miyagi, scrive: "Il Maestro Miyagi ci allenava nella maniera seguente. Per quel che concerne l’attacco bisognava che potessimo abbattere l’avversario colpendolo di pugno o di calcio su qualunque parte del corpo. Per ciò che concerne la difesa, dovevamo rinforzarci per essere capaci di far rimbalzare gli attacchi ricevuti su qualsiai parte del corpo. Per questo non era raro che facessimo soltanto un allenamento per rafforzare il corpo senza fare nient’altro. Il maestro ci diceva che il karate non è nulla di più di una danza, se il corpo manca di potenza e resistenza". Di fatto, seguendo l’allenamento tipico di questa scuola, numerosi adepti sono riusciti a rafforzare il proprio corpo a un livello talvolta sorprendente. Ma si nota al tempo stesso che le critiche fatte al Gōjū-ryū riguardano spesso questo metodo di rafforzamento del corpo, e sono principalmente due. In primo luogo, le contrazioni dei muscoli legati alla respirazione rischiano di squilibrare la tensione interna del corpo. In secondo luogo, anche se una persona diventa molto potente e resistente ai colpi, non può mantenere a lungo questa capacità, poiché si può rafforzare il corpoin maniera da reistere ai colpi fino a una certa età, ma se si proseguisse lo stesso tipo di allenamento senza tenere conto dei cambiamenti del corpo dovuti all’età, a un dato momento l’equilibrio si rompe e si procude un cedimento. Questa critica fa riferimento a un paragone tra la durata di vita degli adepti delle differenti scuole. Ecco i nomi e la durata di vita delle principali figure della Scuola Gōjū-ryū:
Kanryo Higaonna 1852-1915: 63 anni.
Chojun Miyagi 1888-1953: 65 anni.
Shigehatsu Kyoda (allievo di Higaonna) 1888-1968: 80 anni
Seiko Higa 1898-1966: 68 anni
Seiko Fukuchi 1919-1975: 56 anni.
Ecco, per confronto, i nomi e la durata di vita dei loro contemporanei delle altre scuole:
Anko Asato, Shōrin-ryū, 1828-1906: 78 anni.
Anko Itosu, Shōrin-ryū, 1830-1915: 85 anni.
Gichin Funakoshi, Shōrin-ryū poi Shōtōkan-ryū, 1868-1957: 89 anni.
Chotoku Kiyan, Shōrin-ryū, 1870-1950: 80 anni.
Chosin Chibana, Shōrin-ryū, 1887-1969: 84 anni.
Hironori Otsuka, Wadō-ryū, 1892-1982: 90 anni.
Tuttavia non sarebbe giusto trarre una conclusione sui meriti e i demeriti della scuola Gōjū-ryū partendo dal solo confronto di queste cifre. Poiché il Gōjū-ryū era una scuola giovane, il fondatore e i suoi contemporanei hanno voluto creare un’arte di qualità provando su loro stessi ipotesi tecniche che non erano sempre positive per la loro salute. Questo è quasi un destino, per coloro che tentano di creare una scuola di arte del combattimento, perché devono aprire con il proprio corpo una strada per quelli che verranno dopo. Invece, le altre correnti possiedono un’eredità di sapere tradizionale abbastanza ricca per permettere agli adepti di procedere su di una strada relativamente sicura, ma che è, però, più fluida; per esempio, i significati legati ai gesti dei kata sono più precisi e concreti nella scuola Gōjū-ryū. Nell’isola centrale del Giappone (Hōndō), la scuola Gōjū-ryū si è sviluppata principalmente nella regione del Kansai (Kyōtō, Ōsaka, Hyōgo ecc...), poiché là si recava più spesso Chojun Miyagi nel corso dei suori soggiorni a Hōndō.

 

I kata del Gōjū-ryū

 

La scuola Gōjū-ryū - dal Naha-te al Gōjū-ryū: Kanryō Higaonna (1853-1915)

 

La classificazione dei kata

 

La fondazione del Gōjū-ryū: Chōjun Miyagi (1888-1953)

 

 

Le qualità del Gōjū-ryū e le critiche che gli sono mosse

   

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