Goju Ryu Karate Do

La tradizione esoterica

L’arte segreta della nobiltà

La diffusione di un’arte segreta: il karate

 

        La cultura di Okinawa tra Cina e Giappone     

L’immagine schematica che spesso ci si fa del karate, come arte del combattimento inventata da contadini privi di armi per lottare contro gli oppressori, è priva di fondamento storico. Essa è il riflesso deformato di un’evoluzione molto più complessa. La storia dell’isola permette di capire in che modo quest’arte ha ricevuto il contributo dell’influenza cinese, e come poi si è sviluppata sotto la dominazione giapponese. E’ con Sōkon Matsumura, nato all’inizio del secolo XIX, che il karate passa dall’ambito della leggenda a quello della conoscenza storica. Per gli adepti di Okinawa, egli simboleggia il passato della loro arte. Maestro di arti marziali, vassallo vicino al re, rappresenta l’autenticità della trasmissione dell’arte della nobiltà. Egli aveva inoltre studiato l’arte cinese del combattimento e l’arte giapponese della spada. Il suo contributo consisterà nel sistematizzare l’arte segreta di Okinawa, trasmessa fino a quel momento in modo frammentario.

L’elaborazione del karate a Okinawa

Una figura leggendaria: Kanga Sakugawa (1782-1865?)

Il contributo dell’arte cinese del combattimento

La delegazione cinese

L’arte del combattimento dei cinesi residenti a Okinawa

Gli elementi portati dai viaggiatori

La trasmissione fedele dell’arte cinese del combattimento: il Naha-te a delegazione cinese

La prima scuola di karate:           Sōkon Matsumura

Sōkon Matsumura (1809-1899)

La leggenda di Sōkon Matsumura

Un’istruzione scritta di Sōkon Matsumura

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